Una gara condotta da manuale, ma l'ingresso nel centro storico è stato determinante per la volata finale. Ottimo secondo posto per il lucchese Stefano Cecchini.
Stefano Cecchini sul podio della Sportful Dolomiti Race (ph Play Full)
18 giugno 2018, Albino (BG) – Vincere non è una cosa facile, nemmeno quando la forma fisica è dalla nostra parte.
La teoria è stata dimostrata domenica 17 giugno a Feltre (BL), in occasione della Sportful Dolomiti Race, la più dura granfondo in Italia, con i suoi 204 chilometri e 4900 metri di dislivello da scalare, spalmati sui quattro passi dolomitici da affrontare.
Una corsa da manuale quella portata avanti dal lucchese Stefano Cecchini, che è sempre stato in testa alla corsa a menare le danze. Quando il gruppetto dei migliori si presenta ai piedi della chiesetta di Croce d'Aune, dove la strada si impenna per gli ultimi quattro chilometri, Cecchini lancia il suo attacco, “come se non ci fosse un domani”.
L'unico a tenergli le ruote è Enrico Zen. Non resta che la volata sull'ultimo tratto di 200 metri, che porta all'arrivo posto all'interno del centro storico di Feltre. Il lucchese sta bene e sente di avere ancora le energie sufficienti per disputare la volata, ma l'insidia dell'ingresso nel centro storico è la variabile che rende difficile una vittoria.
Zen entra forte nella chicane e Cecchini l'affronta con un rapporto troppo duro, che non gli permette un pronto rilancio, perdendo quei pochissimi metri, che non gli permettono di cogliere la vittoria, ma si salire sul secondo gradino del podio.
Buona anche la prestazione di Enrico Dogliotti (33° ASS, 6° M4) e di Andrea Coruzzi, che chiude 30° assoluto sul percorso di mediofondo e 6° di categoria.
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